L'artista Del colore in movimento
L'artista spiega la Scomposizione Visiva

Clicca sulla foto per vedere la video spiegazione del concetto di Scomposizione Visiva di Roberto Comelli

Roberto Comelli nasce a Cremona in data 8 Gennaio 1951.

Nel '58 con la sua famiglia si trasferisce a Genova dove ancora risiede e lavora. Il suo è un talento naturale, già a tredici anni, consapevole di nascere artisticamente, sceglie di frequentare il Liceo Artistico e in quegli anni cresce il pensiero ed il desiderio di fare il pittore di professione.

AA 21 anni, terminato il servizio militare, apre il suo primo studio e due anni più tardi la sua prima Galleria d'Arte a Genova/Boccadasse, un caratteristico antico Borgo di Pescatori.

Dopo alcune mostre personali e l'apertura di una seconda Galleria a Genova/Nervi, inizia il suo percorso artistico che nel corso degli anni si sviluppa in mostre personali e collettive in Italia ed all'estero. Le sue opere eseguite, in prevalenza, a spatola con colori ad olio, sono molto materiche, ed evidenziano l'uso immediato e spontaneo dell'attrezzo che permette di leggere l'opera in tutta la sua bellezza pittorica.

L'artista da anni porta avanti una ricerca sul colore, la luce ed il movimento, tre aspetti che fanno parte della sua personalità,  che è riuscito ad unire e mettere in sintonia nelle sue opere che risultano animate in un armonico dinamismo. Nelle sue opere la luce emana in superficie e dà vita ai colori che, in un cromatismo ricco e completo, permettono di leggere anche le zone d'ombra in un'atmosfera suggestiva che conduce dentro l'opera.

Essendo un artista poliedrico e costante nella ricerca, non accusa mai periodi di stanca, la sua inarrestabile ascesa non è per raggiungere una meta ma una naturale evoluzione artistica ed è quello che lo ha portato alla scomposizione visiva. Con questo nuovo concetto della scomposizione visiva, egli completa la sua sperimentazione dove l'immagine si frammenta non solo sul piano del supporto ma, giocando sulla sovrapposizione distanziata di superfici trasparenti sulle quali le spatolate a olio creano un gioco ottico tridimensionale.

Queste composizioni sono costrutti assai complessi, che prima catturano lo sguardo con l'effetto immediato dell' illusione ottica che deriva da una visione proiettata e moltiplicata di profondità, ma che poi coinvolgono l'osservatore alla ricomposizione dinamica dell'immagine dopo la sua fratturazione in schegge cromatiche.

Distanziati come in un filmato proiettato all'inverso, i frammenti di un'esplosione sembrano muoversi in una sorta di riflusso, fino a ricomporsi definitivamente in un oggetto visivo compatto. E tuttavia questo processo appare interrotto in una fase intermedia, in una sospensione dinamica, in una dimensione fluttuante non solo nello spazio ma anche nel tempo.

Sue opere risultano in permanenza in varie gallerie e raccolte private e pubbliche in Italia ed all'estero.

 

 

  • Sfida
    Quanto nello spazio e in pittura può risorgere di Giovanni Faccenda In un’epoca segnata da una curiosa dicotomia in ambito creativo, l’esclusivo itinerario espressivo di Roberto Comelli, conserva fra gli altri il pregio di essersi progressivamente emancipato dalle peggiori consuetudini nostrane attraverso un organico avvicendarsi di febbrili stagioni ideative.
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  • Guardare attraverso
    Guardare attraverso di Germano Beringheri Siano consentite, all'estensore di questa monografia di Roberto Comelli, due citazioni storiche, opportune per chiarire, sin dall'inizio, le motivazioni della sua pittura simultanea, del percorso, fatto di scarti improvvisi e compiuto, passando attraverso l'espressione, verso l'artisticità. Disse Duchamp — uno dei due artisti, l'altro è Picasso, che hanno influenzato, con invenzione e straordinaria apertura mentale, la contemporaneità —: "Guardare attraverso, per vedere oltre". Molto tempo dopo, John Cage — il musicista statunitense che aveva concepito la composizione come processo aperto al caso e alla contaminazione dei diversi linguaggi — certo che i dadaisti avessero combattuto l'apparenza, attraverso i processi ideativi della ragione — da Dada, appunto, a I trasparenti, aggiunse, memore probabilmente del ready-made La fontana: "Supponiamo che non sia un Duchamp. Basta girarlo e lo diventa".
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  • Alchimia
    Il dinamistmo attraverso la scomposizione visiva di Paolo Levi Roberto Comelli per anni si è dedicato allo studio delle luci, del cromatismo e del movimento, quello che lo ha portato alla scomposizione visiva. Con questo nuovo concetto della scomposizione visiva, egli completa la sua sperimentazio- ne dove l’immagine si frammenta non solo sul piano del supporto ma, giocando sulla sovrapposizione distanziata di superfici trasparenti sulle quali le spatolate a olio creano un gioco ottico tridimensionale.
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  • Suggestioni
    Suggestioni nella tessitura cromatica di Vittorio Sgarbi Robeto Comelli, autore del tutto contemporaneo, nella sua espressività fortemente cromatica e molto prossima all’in- formale, egli privilegia soprattutto una trascrizione densa di sentimento, essendosi evidentemente liberato dagli equivoci schemi veristici tipici dell’accademia.
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Roberto Comelli 2013 P.IVA 00463680108 credits