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Alchimia matericromatica
Roberto Comelli per anni si è dedicato allo studio delle luci, del cromatismo e del movimento, quello che lo ha portato alla scomposizione visiva. Con questo nuovo concetto della scomposizione visiva, egli completa la sua sperimentazione dove l'immagine si frammenta non solo sul piano del supporto ma, giocando sulla sovrapposizione distanziata di superfici trasparenti sulle quali le spatolate a olio creano un gioco ottico tridimensionale.
Queste composizioni sono costrutti assai complessi, che prima catturano lo sguardo con l'effetto immediato dell'illusione ottica che deriva da una visione proiettata e moltiplicata di profondità, ma che poi coinvolgono l'osservatore alla ricomposizione dinamica dell'immagine dopo la sua fratturazione in schegge cromatiche.
Distanziati come in un filmato proiettato all'inverso, i frammenti di un'esplosione sembrano muoversi in una sorta di riflusso, fino a ricomporsi definitivamente in un oggetto visivo compatto. E tuttavia questo processo appare interrotto in una fase intermedia, in una sospensione dinamica, in una dimensione fluttuante non solo nello spazio ma anche nel tempo.
Paolo Levi Torino, 2009

La SCOMPOSIZIONE VISIVA
è un nuovo concetto della pittura contemporanea che contiene un meccanismo visivo depositato. La riproduzione e il commercio sono vietati. Tutti i diritti sono riservati dalla legge sui diritti d’autore.

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